A una settimana di distanza dal fatidico evento, il desiderio di esprimere in un post tutta la felicità, la commozione e la trepidazione di quel giorno è esplosa improvvisa in un pianto ininterrotto. E la Sposa triste e piangente, indebolita dalla perdita consistente di lacrime, si è lasciata cadere sul letto in preda alla nostalgia cosmica. Manco Eleonora Duse!
Bel modo di festeggiare la prima settimana di matrimonio! Ma quando ti sposi sabato e lunedì sei già da sola sull’aereo per ritornare a lavorare a 1000 kilometri di distanza dal proprio maritino, è legittimo entrare in modalità Sturm und Drang, è tutto brutto, è tutto nero.
Ma dopo la pioggia è tornato il sereno e il sorriso e l’ilarità di sempre hanno rischiarato la giornata.
E adesso ripenso con gioia all’allegria della cerimonia, a mio padre che tenta di nascondere l’emozione muovendo le mani a tempo di musica, a Mello, impeccabile “sindaco di Ariccia”, all’esperessione seriosa di Pippo nel porgerci gli anelli, alle mie mani che tremano mentre infilo la fede al dito di Marco, alle bellissime wondertestimoni, al mio sguardo che corre impazzito nella sala e si posa sulle persone che più amo al mondo, tutte riunite, in un sol colpo, a condividere la nostra contentezza. E gli occhi sfavillanti di MIO MARITO!
Ragazzi, non è retorica, ma felicità intensa e pervadente che intensifica colori e rumori ma che ti lascia anche il rimpianto di aver dedicato troppo poco tempo a tutti, e pensi che avresti voluto cantare di più, parlare di più, ballare di più, baciare di più e abbracciare più forte tutti. Presa dal turbine emotivo e dal clima festoso, il tempo mi è scivolato tra le dita, lasciandomi un formicolio sui polpastrelli che ancora percepisco e che spero duri ancora.
E ora? Ora non è cambiato niente ma è tutto diverso, questo amore che mi ha reso privilegiata è forte come prima, ha la stessa progettualità di prima ed è vivace come sempre, ma ha vissuto grazie alla ritualità, alla festa e a tutti quelli che ci sono stati vicini, delle emozioni uniche e irripetibili.
Grazie a tutti!